Letteratura e gastronomia si incontrano in hotel grazie alla collaborazione tra UNAHOTELS e Trenta Editore. I due partner lanciano l’iniziativa Un libro a tavola, che propone un calendario di eventi speciali ospitati nella cornice dell’UNAHOTELS Decò Roma, location ideale per lasciarsi ispirare dalle vicende letterarie, grazie al suo suggestivo design architettonico e agli ambienti interni in stile Art Decò.
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Assaggiare il Tortél Dóls a Colorno (PR): Gran Galà il 5 e 6 ottobre
A Parma non è San Giovanni se non si mangiano i tortelli d’erbetta
Longh col so covvi, tgniss sensa vansaj, foghè in t al buter e sughè col formaj. Così devono essere serviti, secondo tradizione, i tortelli d’erbetta, che si mangiano a Parma la sera del 23 giugno.
Ingredienti per 4 persone:
4 hg di ricotta fresca
2 hg di erbette
1 uovo
2 hg di Parmigiano Reggiano
Poca noce moscata
6 hg di farina, 3 uova e acqua
Coppie perfette: Parmigiano Reggiano e confettura di peperoni piccanti
Sotto le feste si sa, le idee in cucina non sono mai troppe. A volte però si ha poco tempo per preparare aperitivi improvvisati e brindisi con parenti ed amici che passano per un saluto spesso senza preavviso. Per mettere in tavola uno spuntino veramente goloso e last minute non può mancare il Parmigiano Reggiano, autentico Re dei Formaggi apprezzato in tutto il mondo.
Come preparare il risotto al tartufo in 5 mosse
Riso carnaroli, tartufo (Tuber Aestivum), aglio, erba cipollina, cipolla, aroma. Sono questi i pochi ingredienti selezionati e combinati sapientemente da La Corte Ghiotta per preparare in pochi gesti un perfetto risotto al tartufo.
Il risotto al tartufo de La Corte Ghiotta si può acquistare su Cibecco.com, lo shop online che offre una selezione dei migliori prodotti tipici e vini italiani: formaggi, salumi, vini bianchi, rossi, spumanti e molte altre prelibatezze.
Assaggiare l’Italia all’ALMA di Colorno (PR)
Un assaggio dopo l’altro. Dalla Sicilia alla Sardegna e dalla Calabria all’Alto Adige. Tra primavera, estate, autunno e inverno, all’ALMA di Colorno (Parma) – la Scuola Internazionale di Cucina Italiana il cui rettore è il maestro Gualtiero Marchesi – si è svolta la prova d’esame di storia e cultura della pasticceria che hanno dovuto affrontare gli studenti del 21° Corso Superiore di Pasticceria. Tra docenti, chef, giornalisti e food blogger ho preso parte alla giuria valutando l’esposizione e la conoscenza dei prodotti presentati dai ragazzi.
Ho messo troppa carne al fuoco
Oggi vi porto a Bologna, la città dei tortellini, della mortadella e… del ragù! Il capoluogo dell’Emilia Romagna è detto anche “Bologna la grassa” per la sua cucina sostanziosa e per la presenza di tanti buongustai ed esperti.
Io trovo il ragù una preparazione molto appetitosa e versatile, che si può abbinare non solo alla pasta ma anche alle verdure. E’ ottimo ad esempio con le melanzane al forno.
La ricetta che vi propongo viene direttamente dall’Accademia Italiana della Cucina e riprende le indicazioni depositate oltre trent’anni fa, il 17 ottobre 1982, dalla delegazione bolognese presso la Camera di Commercio di Bologna.
Se non ci sei, mi sento persico
Delicato e ben digeribile, il persico è un pesce d’acqua dolce molto diffuso e normalmente poco costoso. Oggi vi propongo una ricetta facile e veloce per cucinarlo con funghi e zafferano.
Ingredienti:
Filetti di pesce persico
Latte
Olio evo
Funghi freschi o surgelati
Erbe aromatiche (timo, aneto, rosmarino, erba cipollina)
Zafferano
1 spicchio d’aglio
Sgabei. Vietato sedersi
Oggi vi porto in Lunigiana (tra Liguria e Toscana), con una ricetta che spopola anche sul nostro Appennino Parmense: gli Sgabei. Si tratta di pasta per il pane lievitata, tagliata a strisce sottili e fritta, che si sposa magnificamente con tutti i tipi di salumi e formaggi.
La ricetta è di mio zio Raimondo, che normalmente li prepara per tutta la famiglia. Continua a leggere
Ho un diavolo per cappelletto
Chiamateli cappelletti, chiamateli anolini, ma non chiamateli tortellini! Noi a Parma con la pasta fresca ci sappiamo fare. E quella dei “galleggianti” è una tradizione soprattutto famigliare, un piacere da condividere con le mani sporche di farina sui taglieri prima ancora che con le gambe sotto il tavolo per mangiarli in compagnia.
Le varianti sono infinite, ogni cucina e ogni famiglia ha la propria, così come ha il proprio modo di fare il brodo in cui vengono tuffati.
https://twitter.com/cittadarte/status/568073684906332160
Per prepararli io e mia mamma oggi abbiamo usato la farina Barilla, che è sempre una garanzia. Ne abbiamo fatti 1500!!!
Natale, Pasqua e Ferragosto (ebbene sì) sono le occasioni migliori per gustarli. Ma anche un giorno come questo si presta per scaldarsi il cuore con un un buon brodo bollente.