Chiamateli cappelletti, chiamateli anolini, ma non chiamateli tortellini! Noi a Parma con la pasta fresca ci sappiamo fare. E quella dei “galleggianti” è una tradizione soprattutto famigliare, un piacere da condividere con le mani sporche di farina sui taglieri prima ancora che con le gambe sotto il tavolo per mangiarli in compagnia.
Le varianti sono infinite, ogni cucina e ogni famiglia ha la propria, così come ha il proprio modo di fare il brodo in cui vengono tuffati.
Per prepararli io e mia mamma oggi abbiamo usato la farina Barilla, che è sempre una garanzia. Ne abbiamo fatti 1500!!!
Natale, Pasqua e Ferragosto (ebbene sì) sono le occasioni migliori per gustarli. Ma anche un giorno come questo si presta per scaldarsi il cuore con un un buon brodo bollente.