Assaggi di primavera al Castello di Felino

Le note della Traviata suonate dalla fisarmonica di Andrea Coruzzi, i lunghissimi salami di Felino da tagliare “a becco di flauto” e i vini delle Cantine Ceci per un brindisi in perfetto stile verdiano. La Festa di Primavera per i 25 anni dei PIU Hotels ha inondato di sapori e melodie il Castello di Felino, sulle colline di Parma.

Salame di Felino

Il Salame di Felino

La serata marzolina ha sorriso agli ospiti che hanno potuto apprezzare i vari momenti musicali proposti dalla Società dei Concerti di Parma. Hanno suonato per noi i Django’s Fingers, il duo Claudio Tuma e Alessia Galeotti e il Trio Solisti dell’Opera Italiana, in un contesto dalle tinte rosa (o rosé come il vino?), tra le atmosfere che ricordano gli antichi fasti del Castello.

Anche le violette, i volatili e i frammenti vegetali tracciati da Silvia Molinari nella mostra “Primo vere“, hanno allietato l’ambiente con immagini primaverili.

E proprio qui, tra queste mura che trasudano una storia che ha inizio nell’anno 890, dimora il Museo del Salame di Felino, fondato in onore del celebre salume scolpito già da Benedetto Antelami sulle pareti del Battistero di Parma.

Banedetto Antelami, Battistero di Parma (1196-1270)

Bassorilievo del Battistero di Parma (1196-1270), scolpito da Benedetto Antelami

Per conoscere nei dettagli la storia di uno dei prodotti principi della Food Valley, vi consiglio un articolo dal blog Parma More Than Food e, perché no, una visita al Castello e i suoi dintorni.

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